In base alle condizioni del vostro apiario dopo lo svernamento potete valutare quali opzioni avete per far progredire le vostre famiglie


Con temperature che superano i 13ºC gradi potete pensare di iniziare la nutrizione liquida (non da un nutritore a tasca che raffredderebbe il nido, ma unicamente dalla nutrizione a bicchiere o a decompressione dal coprifavo. Questa sarà di ausilio per le api e soprattutto farà capire alla Regina che vi è una forte importazione di nettare e quindi lei si sentirà in dovere di aumentare l’ovodeposizione.


Sarete tentati di allargare il nido dando alla regina più spazio per deporre. Questa pratica va bene al sud, nella mia zona (pedemontana) agli inizi di marzo non è ancora consigliabile. Le temperature fredde possono arrivare da un giorno all’altro e con poche api all’interno del nido vi saranno serie difficoltà nello scaldare l’intera covata. Le conseguenze posso essere oltre allo spreco di risorse (polline e nettare), anche il rischio di covata calcificata e indebolimento della famiglia che potrà protrarsi fino al rialzamento delle temperature.

Per dar spazio alla Regina nel deporre le proprie uova fecondate puoi usare la tecnica dei 180º ti consiglio di andare a vedere il video che ho sul canale
YouTube https://youtu.be/mS0SOhxjElY
La Regina tendenzialmente andrà a deporre all’interno dell’arnia nella parte frontale dei favi in quanto lì vi batterà il sole. Quindi non allargate il nido dando altri telaini ma in modo alternato girate di mezzo giro i telaini in modo da indurre la Regina a deporre nella parte del favo che ancora non è deposta.